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Gasometro

Vienna, gasometro B con l'ampliamento a firma dello studio COOP Himmelblau, 1999-2001.
Vienna, gasometro B con l'ampliamento a firma dello studio COOP Himmelblau, 1999-2001.

Serbatoio dove i gas combustibili sono stoccati a pressioni e temperature prossime a quelle dell’ambiente. Per la bassa pressione, nonostante le dimensioni superino i 50.000 m3 , il gasometro non contiene grandi quantità di gas. Attualmente il suo compito principale è di organo di sicurezza per compensare aumenti di pressione nelle tubazioni di trasporto del gas.
I gasometri a secco sono cilindri chiusi inferiormente e aperti superiormente. Il volume è variabile per lo scorrimento verticale di un coperchio mobile guidato da rulli e con dispositivi di tenuta lungo la circonferenza, che possono usurarsi nel tempo. Uno sviluppo attuale dei gasometri a secco sono quelli a membrana, spesso di ridotte dimensioni, basati su membrane saldate che delimitano una camera di aria di forma diversa.
I gasometri a guardia idraulica o a campana sono formati da cilindri chiusi superiormente che scorrono in verticale con la base inferiore immersa in una vasca di acqua. Il battente di acqua liquida assicura la tenuta del gas che viene immesso e prelevato mediante tubi che emergono dall’acqua. Inconvenienti sono l’elevato volume di liquido e la possibilità del congelamento dell’acqua. Per rendere utile tutto il volume disponibile si usano campane telescopiche. I gasometri sono in disuso, diventando spesso un esempio di archeologia industriale, o sono recuperati per usi civili (esempio il gasometro di Vienna).

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