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Materiali trasparenti

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Sommario: 1. Definizione2. Generalità

1. Definizione

Per materiali trasparenti si intendono quei materiali che godono della proprietà fisica di lasciarsi attraversare dalla luce. Tale proprietà dipende da una serie di fattori quali la composizione, il coefficiente di assorbimento, riflessione, trasmissione, rifrazione, diffusione della luce ecc.

2. Generalità

Ai materiali trasparenti si sono associati, nella storia, quelli traslucidi, aventi caratteristiche simili ma che permettono alla luce di attraversarli in modo diffuso. Si passa dunque dalla nitidezza dei materiali trasparenti, che consente il perfetto riconoscimento delle immagini retrostanti, ad una trasmissione ottica graduata che consente una visibilità dai contorni più sfumati, sino all’opacità. Il passaggio dalla totale opacità alla perfetta trasparenza conduce al concetto di ‘immaterialità’.

Questa gradualità viene rappresentata da materiali completamente trasparenti, come il vetro, le lastre sintetiche, in direzione dei materiali traslucidi (vetri satinati o sabbiati, vetrocemento, U glass, vetrocamere composte con TIM o Aerogel, membrane, cuscini pneumatici in ETFE, materiali metallici microforati, lastre sottili di pietra naturale ecc.) spingendosi infine verso materiali apparentemente caratterizzati da un aspetto massivo ma dotati di quella ‘immaterialità’ fisica propria dei materiali trasparenti come l’innovativo cemento trasparente.

La trasparenza costituisce, nell’architettura di ogni tempo, una delle componenti più semplici e insieme complesse. L’architetto ha avuto da sempre questo strumento a disposizione per la previsione e l’ottenimento di differenti effetti da trasfondere nei propri progetti. Il carattere di trasparenza è stato elaborato dal progettista con la precisa intenzione, di volta in volta, di orientarla, graduarla o evidenziarla.

Fra queste esperienze, talvolta entusiasmanti, si sono collocate quelle ricerche e quegli studi tesi a coniugare le migliori caratteristiche di ogni materiale componente con l’obiettivo finale di lambire quella immaterialità fisica propria delle superfici permeabili alla luce, con nuove prefigurazioni e prototipizzazioni di materiali trasparenti: caso sintomatico di questo sforzo è rappresentato dal calcestruzzo traslucido altrimenti definito cemento trasparente. Il vetro, i materiali di sintesi ed alcune loro composizioni sono in grado oggi di garantire buoni livelli di isolamento termico, acustico e alti livelli di sicurezza; differentemente tutti i materiali metallici traslucidi, quali la lamiera forata, maglie, tessuti, ecc. utilizzati per involucri edilizi consentono di realizzare differenti effetti di trasparenza sia offrendo protezione dalla radiazione solare sia come elementi di mediazione della luce.

Il concetto di trasparenza ha sempre permeato di sé l’architettura e nei tempi moderni l’avanzamento tecnologico del vetro, come materiale, ha di fatto quasi sublimato il concetto di trasparenza e formato una vera e propria branca: l’architettura del vetro. Ciò particolarmente grazie alle relative tecnologie di produzione e di posa messe a punto, alla dimensione ottenibile dalle lastre, alle nuove caratteristiche prestazionali raggiunte sino a quelle propriamente strutturali.

La ricerca dell’effetto di trasparenza, intesa come fenomeno grazie al quale si ottiene l’indebolimento, l’affievolimento della consistenza geometrico-volumetrica, ma non della immagine architettonica, ha reso i materiali trasparenti indiscussi protagonisti ed irrinunciabili artefici dell’innovazione progettuale.

(Giampaolo Imbrighi)

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