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Staffatura

Staffatura in un nodo trave-pilastro di un telaio in calcestruzzo armato.
Staffatura in un nodo trave-pilastro di un telaio in calcestruzzo armato.

Definizione

Nelle strutture in calcestruzzo armato può intendersi l’operazione di montaggio delle staffe o il progetto della disposizione e quantità di staffe nelle varie membrature.

Generalità

La normativa prescrive una quantità minima di staffe per tutte le membrature, assegnando l’interasse delle staffe, il diametro minimo e la distanza delle braccia delle stesse. L’interasse e la quantità delle staffe sono correlati alle dimensioni della membratura, con un minimo per unità di lunghezza della membratura, il loro diametro minimo al diametro massimo delle barre longitudinali. Nelle zone cosiddette di discontinuità delle membrature, in particolare, le estremità delle travi e dei pilastri, come pure tutte le zone di introduzione dei carichi e di brusche variazioni di sezione, la presenza di una staffatura adeguata è fondamentale per bilanciare le trazioni locali e la staffatura viene raffittita rispetto alle zone con flusso regolare di deformazione.
Nelle costruzioni in zona sismica l’interasse delle staffe e la loro quantità, viene ulteriormente aumentata per garantire un comportamento duttile d’insieme e favorire adeguate rotazioni alle cerniere plastiche.
Nelle strutture in muratura il termine intende il sistema di consolidamento consistente nell’applicazione di staffe metalliche nelle parti soggette a pericolose sollecitazioni di trazione e taglio e nelle strutture in legno si intende il sistema di collegamento tra elementi da unire meccanicamente.

Bibliografia

Angotti F. (a cura), Dettagli costruttivi di strutture in calcestruzzo armato, AICAP Associazione Italiana Calcestruzzo Armato e Precompresso, Roma, 2011.

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