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Acciaio

Esempio di piastre in acciaio da costruzione.
Esempio di piastre in acciaio da costruzione.

Definizione – Etimologia

Con il nome di acciaio vengono genericamente definite le leghe ottenute per fusione di minerali di ferro (Fe), carbonio (C) e quantità minime di altri materiali che vengono chiamati elementi accompagnatori e di lega. Il termine deriva da aciàrium, dal latino acies – punta o filo di strumenti da taglio. Fino all’Ottocento, soprattutto nel settore edile, permane una certa ambiguità nell’uso dei termini ferro e acciaio che designano semplicemente i componenti metallici della costruzione. Solo con la Rivoluzione Industriale, la maggiore disponibilità di materie prime e l’affinamento dei sistemi di lavorazione portano a una differenziazione delle caratteristiche fisiche, chimiche e meccaniche della lega in base alle esigenze progettuali, agli usi e al mercato.

Caratteristiche

Normalmente le principali caratteristiche della lega dipendono dalla quantità di carbonio, variabile tra lo 0,5% e l’1,65%, tuttavia anche la presenza di altri elementi definiti genericamente come “impurezze” contribuisce in modo rilevante alla diversificazione degli acciai. In relazione a ciò una prima classificazione degli acciai può essere la seguente: acciaio dolce, quando la percentuale di carbonio è inferiore al 2%; acciaio basso legato, quando la percentuale di carbonio è superiore al 2% e la somma degli elementi di lega è inferiore al 5%; acciaio ad alta lega, quando la somma degli elementi di lega è superiore al 5%.
Genericamente gli acciai possono essere suddivisi in acciai non legati e acciai legati, ma più frequentemente essi sono distinti per le specifiche proprietà che li caratterizzano o per categorie commerciali. Si vedano: acciaio alluminato, acciaio corten, acciaio exten, acciaio inossidabile, acciaio plastificato, acciaio porcellanato, acciaio zincato.

 

 

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