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Asola

Dal latino ansula, diminutivo di ansa, impugnatura, ansa di vaso, ma anche occhiello. Piccola apertura praticata in una parete. Ad asola si dice il tipo di finestra (finestra, finestrone) completamente isolata all’interno di una facciata, sottolineata da una mostra rigirante sui quattro lati, impiegata nei mezzanini delle case e nella parte superiore delle facciate di molti palazzi rinascimentali (ad esempio: Palazzo Mattei in piazza Capranica, Palazzo Massimo alle Colonne di B. Peruzzi, entrambi a Roma; Villa Cambiaso di G. Alessi a Genova).
La finestra ad asola è stata in seguito ampiamente utilizzata nell’edilizia imitativa dell’architettura rinascimentale, soprattutto ottocentesca. Nell’architettura moderna, aperture ad asola sono state impiegate prevalentemente nelle pareti a carattere massivo per sottolinearne la plasticità, come nel caso esemplare della cappella di Notre-Dame du Haut a Ronchamp (1950-1955) di Le Corbusier.

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