Il sostantivo ha due significati: in generale allude allo studioso della Geometria, in particolare al professionista che ha conseguito, in Italia, il titolo omonimo.
L’ambiguità del termine ha causato, in Italia, un progressivo abbandono della prima accezione, sostituita dal termine matematico, che è ancor più generale, essendo oggi la Geometria considerata come una scienza che appartiene alla famiglia delle matematiche. Si usa dire, per lo più, matematico anche in un contesto storico, quando si parla di illustri scienziati, come René Descartes (1596 – 1650) o Harold Coxeter (1907 – 2003), che furono, in realtà, illustri geometri.
La figura del geometra, nel senso della professione, ha sostituito in Italia il perito agrimensore (R. D. 11 Febbraio 1929, n. 274), estendendone le competenze dalla topografia e stima dei fondi, alla progettazione, misura, contabilità e direzione lavori di edilizia rurale e civile. Nel tempo, la figura del geometra, caratterizzata da un approccio essenzialmente tecnico e operativo con il mondo della costruzione, ha saputo guadagnarsi spazi rilevanti in molti settori dell’edilizia e della amministrazione del territorio, settori che vanno dalla gestione del patrimonio immobiliare, alla direzione dei cantieri, fino alla amministrazione negli uffici tecnici comunali.

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