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Muratura (tecnologia)

Definizione

È un sistema di costruzione che definisce una struttura di chiusura verticale di un organismo edilizio, costituita da elementi di base sovrapposti tra loro, disposti secondo una o più orditure o filari e, nei caratteri moderni, resi solidali tra loro da materiali leganti. A discapito del senso comune per il quale la muratura si intenda fatta di mattoni, gli elementi di base possono essere, oltre ai laterizi (mattoni pieni, semipieni o forati, blocchi pieni, semipieni, forati o alveolari), il pietrame, il calcestruzzo se prodotto in blocchi. La muratura può essere costruita a secco, come nell’antichità, o resa monolitica dalle malte (di calce, di cemento, di gesso ecc.). La muratura nasce per assolvere la funzione di elemento di chiusura e protezione degli ambienti interni (come parete), di sopportare i carichi statici e le spinte che su di essa gravano (come struttura portante), di definire la finitura dell’involucro edilizio (come rivestimento). La muratura, in base ai diversi materiali che la costituiscono ha comportamenti prestazionali diversi (comportamento al fuoco, isolamento termico e acustico, inerzia termica, resistenza meccanica ecc.); la muratura, nella tecnica costruttiva moderna dove la chiusura verticale, rispetto al passato, si scompone in più elementi, ognuno atto a svolgere un diverso ruolo tecnico (strato di finitura, strato di isolamento, strato portante ecc.), e non assolvere più contemporaneamente tutti i requisiti delle murature antiche, può essere intonacata o a faccia a vista. Le opere in muratura sono disciplinate dalla norma UNI 9124 dal 1987, per la tecnica esecutiva e la costruzione.

Evoluzione storica

Sin dai primi modelli abitativi è evidente il tentativo dell’uomo di razionalizzare l’uso della pietra, con l’obiettivo di utilizzare la pietra per costruire un rifugio, sebbene in modo elementare. Questi modelli sono rappresentativi della nascita della muratura, che nacque “a secco” senza leganti di alcun genere e risultato della sola giustapposizione di filari di pietra così come trovata in situ.

La pietra costituisce la base delle murature realizzate per le grandi opere in Egitto, così come il marmo è l’elemento principale delle murature dei monumenti dell’antica Grecia, e il laterizio di quelle dell’antica Roma. Ai romani si deve inoltre la scoperta della malta che rappresenta una facilitazione nella realizzazione delle apparecchiature murarie e sempre a loro si deve lo sviluppo della muratura a faccia a vista, l’opus, che prende il nome dalle diverse giaciture murarie (opus quadratum, latericium, spigatum, incertum ecc.).

La muratura in laterizio perde importanza nel medioevo lasciando nuovamente il ruolo alla pietra (la produzione di mattoni era addirittura proibita), che sarà la protagonista delle murature del Rinascimento fino alla fine del XIX secolo, periodo nel quale inizieranno le ibridazioni tra laterizi e pietra nella realizzazione delle murature.

Dall’inizio del XX secolo, lo sviluppo industriale ha limitato l’uso della muratura a favore delle nuove tecniche e dei nuovi materiali (quali il cemento armato, e l’uso delle tecnologie dell’acciaio e del vetro) e la tecnica costruttiva della muratura è stata limitata alle costruzioni residenziali, (mentre anticamente associata alle costruzioni pubbliche, il residenziale era realizzato spesso in legno o in terra). L’architettura del movimento moderno non trascura il valore figurativo della muratura, ed è nobile l’uso che ne viene fatto nelle architetture di L. Kahn, dove il carattere della semplicità della forma e il rigore del volume conseguono all’uso corposo di facciate in muratura a faccia vista. La muratura viene rivalutata ai nostri giorni in ragione dello sviluppo tecnologico dei sistemi di produzione e dei prodotti che ne costituiscono l’ossatura: mattoni, pietrame, blocchi di calcestruzzo alleggerito.

Tecnologia

La muratura in mattoni può essere realizzata con laterizi ossia mattoni o blocchi da pieni a forati, e con blocchi alveolari dalle prestazioni di isolamento termico e acustico più elevate dei laterizi tradizionali. Nella progettazione e realizzazione della muratura devono essere stabilite la giacitura dei mattoni, la malta e i giunti (da definire nel tipo e nello spessore).

Le malte per muratura nascono da una mescolanza di materiali leganti e sabbia, disciplinata nella composizione chimico-fisica dalle norme UNI, prodotte in cantiere o in fabbrica.

La muratura, in ragione delle proprietà fisiche dei suoi componenti, ha resistente meccaniche inferiori rispetto ad analoghe strutture in acciaio o calcestruzzo sia in termini di portata sia relativamente a spinte orizzontali sulla struttura (e in tutti i casi di sollecitazioni a trazione e di spinta). Inoltre la struttura in muratura vincola maggiormente gli ambienti interni rispetto alle strutture discontinue (a pilastri) in particolar modo laddove si renda necessario un rinforzo della struttura per migliorarne le prestazioni meccaniche; per aumentare la resistenza e permettere alla muratura luci libere più ampie, le pareti possono essere rinforzate con setti trasversali.

La portata della muratura dipende, a ogni modo, dalla qualità della realizzazione, è imprescindibile, per la corretta realizzazione della muratura, la posa a giunti sfalsati per impedire la coincidenze lungo lo stesso asse di due giunti e la qualità dalla malta che, specie se prodotta in fabbrica necessita, per aderire perfettamente al mattone, di una certa quantità di acqua; il dosaggio degli elementi che la costituiscono deve rimanere costante durante il tempo di esecuzione della muratura per poter assicurare uniformità alla realizzazione dei giunti, specie di quelli orizzontali, che contribuiscono significativamente alla distribuzione delle forze sulle filiere dei mattoni.

L’orizzontalità dei giunti è garanzia di una corretta trasmissione di forze da un elemento (un mattone) all’altro. La portanza della muratura è affidata inoltre alla legatura e disposizione dei blocchi (e alla esecuzione a regola d’arte), i blocchi o i mattoni di un medesimo filare devono avere la stessa altezza per non aumentare il numero dei giunti, le legature sono realizzate con mattoni di testa o di fascia e prendono il nome dalle stesse (legatura con mattoni di fascia, di testa, a blocco, a croce, a spina, a filari sporgenti ecc.), sebbene siano diverse non solo per la giacitura dell’elemento ma anche per lo sfasamento. Lo sfasamento dei giunti verticali è, per consuetudine, il mezzo sfasamento: sfasamento uguale alla misura di mezzo mattone (più comunemente chiamato “a cortina”), ma la varietà dei concatenamenti dipende oltre che dallo sfasamento anche dalla giacitura del mattone che può essere posato alternato di testa e di fascia su più filari. Infine la disposizione nella muratura monostrato incide sullo spessore murario, definita sulla dimensione delle teste che la compongono (muratura a due teste, a tre teste, fino a muri a sei teste spassi 77 cm).

La muratura moderna

Il ruolo della muratura oggi è di sistema di tamponatura e di finitura piuttosto che di struttura portante, in particolare la muratura mista è tra le più diffuse nella forma sia di sistemi monolitici ad alte prestazioni ambientali in climi mediterranei, sia di sistemi a doppia muratura con intercapedine tradizionale o, negli usi più recenti, ventilata, per la realizzazione di facciate tecnologiche a risparmio energetico.

Bibliografia

AA.VV., I materiali tradizionali. Quaderni del Manuale di Progettazione Edilizia, Hoepli, Milano, 2008; AA. VV., De Angelis E. (a cura), Laterizi di grande formato, UTET, Torino, 2007;  AA.VV., Muratura, UTET, Torino, 2003;  AA.VV., Atlante della Muratura, UTET, Torino, 1998; Acocella A., L’architettura del mattone faccia a vista, Laterconsult, Roma, 1994.

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