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Opàion

Roma, interno del Pantheon.
Roma, interno del Pantheon.

Definizione – Etimologia

Dal gr. ὀπή (foro), può indicare tanto un’apertura circolare al sommo di una cupola (lat. oculus), con funzione di lucernario (Roma, Pantheon), quanto una lanterna al vertice di un tetto a padiglione (Eleusi, Telesterion).
Nell’architettura greca può indicare una tegola speciale provvista di un foro, rotondo o rettangolare, per l’aereazione o l’illuminazione (Olimpia, tempio di Zeus) o per la fuoriuscita dei fumi se collocata in corrispondenza di un focolare. In questo caso, l’opàion, di dimensioni tali da poter sostituire una delle tegole normali, poteva presentare un elemento di chiusura, un coperchio, necessario in caso di pioggia; leggermente sollevato su un bordo rilevato, il coperchio poteva lasciare fessure attraverso le quali potesse comunque passare aria o essere esercitato il tiraggio dei fumi. Sono noti simili apprestamenti fin dall’età micenea.

Bibliografia

WIKANDER Ö., ΟΠΑΙΑ ΚΕΡΑΜΙΣ. Skylight-tiles in the ancient world, in «Opuscula Romana» XIV, Stockholm 1983, pp. 81-99.

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