Detti anche acciai comuni, sono leghe di ferro e carbonio in cui compaiono solo tracce di altri componenti. Tali leghe sono classificate in base al tenore di carbonio presente:
- acciai extra dolci (meno dello 0,15%), generalmente impiegati per produrre lamiere tubi e bulloni;
- acciai dolci (da 0,15% a 0,25%), generalmente impiegati per produrre chiodi e “ferri” da costruzione;
- acciai semiduri (da 0,25% a 0,50%), generalmente impiegati per produrre parti meccaniche;
- acciai duri (da 0,50% a 0,9%), generalmente impiegati per produrre rotaie, cavi e tondi da armatura;
- acciai extra duri (da 0,9% a 2% e oltre), generalmente impiegati per produrre coltelli, seghe e molle.
Gli acciai comuni possono assumere la denominazione di acciai non legati di qualità se la normativa prevede prescrizioni particolari per il processo produttivo o per gli elementi che compongono la lega. Possono essere anche acciai non legati speciali nel caso in cui abbiano una purezza superiore.
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