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Connessione (costruzioni)

Definizione-Etimologia

Da “connettere”, dal lat. cum, “insieme” e nectere, “unire, congiungere strettamente”. 
Collegamento tra elementi di una costruzione o di una macchina. Il termine, in genere, indica un tipo di collegamento rigido nel quale si ha un qualche “incastro” tra le parti da unire, ma viene usato anche per collegamenti mobili (ad esempio: connessione scorrevole). Nelle costruzioni contemporanee si attua prevalentemente con viti, chiodi, staffe metalliche o collanti.

Tipologie e tecniche

Nella pratica costruttiva è l’insieme ideale delle tecniche preposte a garantire la continuità strutturale fra le parti di edificio o fra gli elementi costruttivi che ne costituiscono l’ossatura. Si hanno tipologie di connessione molto varie in funzione della natura dei materiali impiegati, del tipo di accoppiamento e del livello prestazionale che si vuole ottenere. Nelle costruzioni in muratura, si hanno connessioni tra i blocchi con lo sfalsamento dei giunti, ma anche connessioni tra le murature, ad esempio negli incroci fra muri portanti, con blocchi di ammorsamento.

 

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